Programma di candidatura a Presidente di Torino Domani

Ho deciso di candidarmi alla carica di Presidente dell’Associazione Torino Domani. Qui di seguito le idee che sono alla base di questa scelta. Mi piacerebbe avere i vostri contributi per rendere questo programma un patrimonio comune

L’Associazione Torino Domani

Per me l’associazione Torino Domani si regge su due obiettivi precisi:

  1. Deve essere un luogo in cui cittadine e cittadini trovano spazio per sviluppare la propria voglia di partecipazione, mettere a disposizione le proprie competenze, avanzare idee e proposte con la sicurezza che queste siano ascoltate e promosse.
  2. Dare ad elette ed eletti della lista Torino Domani la consapevolezza di far parte di una comunità politica che sostenga la loro attività, che dia loro la possibilità di confrontarsi e trovare spunti per la loro missione, che rafforzi la loro presenza nelle istituzioni.

Questi due punti ne generano automaticamente un altro, e cioè che l’Associazione sia un luogo di incontro fra aderenti ed esponenti istituzionali, creando momenti di “messa a terra” delle attività consiliari per rimanere ancorati alla quotidianità e ridurre il rischio della “sindrome del Palazzo”, che è il rischio che corre la persona eletta che ha contatti relativi con la vita quotidiana dei cittadini.

La linea politica dell’Associazione deve nascere dall’incontro con le diverse anime presenti. Da un lato, viene dettata dalle iniziative consiliari degli eletti la cui attività è guidata dai ritmi e dalle dinamiche del consiglio in cui siedono; dall’altra la linea politica risiede nella sensibilità e l’esperienza degli aderenti. L’Associazione deve essere capace di coordinare queste diverse fonti e farne scaturire un pensiero comune

Analisi politica

La coalizione a cui ha partecipato Torino Domani per l’elezione del Sindaco Stefano Lo Russo sta vivendo un momento complicato.

Sono vari i fattori di stress della coalizione e ognuno di questi merita che Torino Domani li analizzi insieme e ne tragga le debite azioni.

Il primo fattore di stress riguarda la situazione del maggiore partito della maggioranza, il Partito Democratico. L’esito delle elezioni politiche ha mostrato la debolezza dell’idea politica di Enrico Letta di una larga coalizione che mettesse assieme il Terzo Polo, il PD e il Movimento 5 Stelle. La creazione di un Terzo Polo autonomo e il mancato accordo con il M5S ha reso la situazione del centro sinistra quanto mai di difficile lettura, con forze riformiste che spingono il PD verso il Terzo Polo e altrettante forze eguali e contrarie che immaginano una forte aggregazione a sinistra con il M5S.

La fase congressuale che è iniziata dopo la sconfitta elettorale dovrebbe terminare a Febbraio e si porta dietro queste dinamiche che rischiano di portare il PD ad una crisi centrifuga che potrebbe essere irreversibile.

Non siamo direttamente coinvolti nella fase congressuale, anche perché nessuno di noi è iscritto a quel partito. Ma è innegabile che quello che succederà nel PD condizionerà il nostro posizionamento politico. Già si vedono nella coalizione che ha sostenuto Stefano Lo Russo le prime avvisaglie di un riporto a livello territoriale delle tensioni nazionali. Io credo pertanto che sarebbe corretto che Torino Domani potesse partecipare, in una forma indiretta, alla fase congressuale del PD, per lo meno nella discussione politica che (si spera) si attiverà sul territorio, ed è una cosa che chiederò qualora fossi incaricato di guidare l’Associazione.

Un’altra fonte di stress è l’avvicinarsi delle elezioni regionali del 2024. Torino Domani non ha ancora deciso se parteciperà a questa competizione elettore e, se sì, in quale forma. Sarà una scelta che verrà presa dagli associati, ma non potrà essere rimandata per troppo tempo. Una eventuale decisione che portasse ad una partecipazione (diretta o indiretta) dovrà necessariamente impegnare l’Associazione in azioni conseguenti. Se un ruolo potrà avere durante le elezioni regionali potrà essere quella di fungere da aggregatore per le altre esperienze civiche del territorio e fare massa critica per attirare il consenso di chi non crede più nei partiti.

Attività interne all’associazione

A differenza di un Partito, l’Associazione vive grazie ad una leadership diffusa. In questa accezione, non può esserci un o una Presidente dirigista. L’unico ruolo che può avere il o la Presidente è quello di “coordinamento” delle varie attività che l’Associazione può avere, deve funzionare più da “regista” che da “centravanti”. Personalmente ritengo che il Presidente debba avere queste funzioni

  1. Definire le deleghe del direttivo. Nell’ottica della leadership diffusa, ogni persona del direttivo dovrà avere degli incarichi specifici per poter seguire singoli progetti o argomenti da definire insieme
  2. Animare gli strumenti di comunicazione. Fino ad oggi lo strumento principale di comunicazione sono stati i gruppi Whatsapp. Oltre ad immaginare strumenti diversi, ritengo necessario definire una “Netiquette” (forma di convivenza e di buon uso dello strumento), ma bisognerà anche stimolare la discussione per raccogliere meglio le idee degli iscritti e ampliare la base di confronto
  3. Mantenere i collegamenti con elette ed eletti.
    • Oltre alla Consulta degli Eletti è necessario incentivare la condivisione dei progetti, stimolare l’organizzazione di iniziative sul territorio, coordinare gli interventi fra Consiglio Comunale e Consigli di Circoscrizione
    • Aiutare elette ed eletti ad animare gruppi di lavoro circoscrizionali
    • Organizzare momenti di incontro fra esponenti istituzionali di Torino Domani e cittadini
    • Le persone elette saranno coinvolte ad una riunione mensile del Comitato direttivo
  4. Mantenere i collegamenti con Officina delle Idee. Una delle esperienze più riuscite dell’attività di Torino Domani è l’Officina Atti Politici, ideata da Tiziana e che l’ha aiutata a sviluppare e produrre gli atti presentati da Torino Domani in Comune.  Questa iniziativa deve essere supportata dall’Associazione e, per quanto possibile, estesa agli altri Consigli. Da questo gruppo possono partire iniziative politiche che coinvolgano gli aderenti e formare la base per la definizione del pensiero politico di Torino Domani
  5. Costituire un Ufficio Stampa a supporto dell’associazione e delle attività istituzionali.
  6. Ricercare una sede fissa (anche in coabitazione)
  7. Stimolare l’iscrizione di nuovi soci. Per questa attività si devono sviluppare i momenti di ascolto nei territori, incontrando la gente e offrendo loro possibili canali di comunicazione con le amministrazioni
  8. Istituire il “catalogo delle competenze” degli aderenti in modo da sapere quali persone possono essere coinvolte su specifici argomenti o quali persone possono essere proposte per la gestione della cosa pubblica in enti, società, aggregazioni controllate dal Comune
  9. Da molto tempo in Torino Domani si parla di “Scuola di Politica”. Non siamo mai riusciti a progettare un percorso di questo genere. Adesso è il momento di farlo, visto che le nostre “chiamate” verso il mondo esterno riescono ad ottenere risultati interessanti. Ci sono cittadini e cittadine che sentono la necessità di “capire come funziona”: abbiamo il dovere di costruire uno spazio per comunicare con loro e per offrire momenti di crescita civica.

Metodo di lavoro

Una Associazione deve dotarsi di un metodo di lavoro condiviso. Partiamo dalla considerazione che tutte le attività svolte in Associazione sono volontarie e quindi sottostanno alle esigenze personali, famigliari, lavorative di ognuno. Quindi qualsiasi metodo di lavoro deve fare i conti con questo dato di fatto.

Considerando questo, ritengo che il metodo migliore sia quello di attivarsi sulla base di argomenti specifici, partendo dalle iniziative politiche consiliari, coinvolgendo chi, fra gli aderenti, ha le competenze specifiche o la disponibilità a mettersi a disposizione.

Periodicamente (ogni due mesi circa) l’Associazione organizzerà dei momenti di ascolto tematici pubblici sia per gli aderenti che per i cittadini (sul modello dell’incontro del 12 Novembre sulla Partecipazione). La scelta degli argomenti sarà condivisa nell’Associazione, coinvolgendo aderenti ed eletti.

Nel caso di elaborazione di documenti consiliari (comunali o circoscrizionali) chi partecipa ad Officina potrà verificare la presenza di persone competenti o particolarmente interessate per coinvolgerle alla redazione dei documenti.

Ritengo che le persone elette nelle circoscrizioni siano chiamate a rendicontare il proprio lavoro con chi abita nella circoscrizione e questo dovrebbe essere fatto organizzando momenti di confronto circoscrizionali (come già avviene per alcune circoscrizioni). L’Associazione deve essere di supporto e di stimolo per incentivare questa forma di confronto.

Si deve prevedere anche un flusso informativo in modo che le proposte provenienti dagli aderenti possano trovare il giusto ascolto e approfondimento. I momenti indicati e l’uso dei gruppi whatsapp possono essere il veicolo migliore.

Attività esterne all’associazione

Come dicevo sopra, Torino Domani vuole diventare un punto di riferimento per i cittadini che, pur non essendo iscritti ad un partito (e non siano interessati ad esserlo), desiderino occuparsi della cosa pubblica. E’ però un dato di fatto che Torino Domani fa parte autorevolmente della coalizione di Centro Sinistra (qualsiasi cosa essa sia) e come tale ha il dovere di rapportarsi con gli alleati.

Pertanto deve perseguire i seguenti obiettivi

  1. Mantenere i rapporti con gli altri partiti della coalizione
  2. Accreditarsi come interlocutori politici presso gli stakeholder economici, culturali, sociali della città
  3. Contribuire alla definizione (o stimolare) con gli altri partiti delle modalità di lavoro per la cura della città
  4. Attivare e curare i rapporti con le esperienze civiche locali presenti nelle varie assemblee elettive o altre associazioni che hanno obiettivi affini ai nostri.
  5. Sviluppare i rapporti con le esperienze civiche dell’area metropolitana
  6. Supportare l’attività politica delle persone di Torino Domani nelle istituzioni. Questo supporto è fondamentale per garantire loro la giusta autorevolezza che proviene dalla partecipazione ad una comunità politica organizzata
  7. Nel caso in cui l’Associazione decidesse di partecipare direttamente o indirettamente alle Elezioni Regionali del 2024 assumere tutte le iniziative necessarie per aggregare le realtà civiche del territorio torinese e diventare quindi attrattore di consenso, con lo stesso spirito che ha animato la lista Torino Domani durante le elezioni comunali del 2021.
  8. Abbiamo il dovere di confrontarci con gli elettori e far giudicare il nostro operato alle prossime elezioni comunali del 2026. Sembra un tempo lontano, ma non è così: pensare oggi a quell’appuntamento ci aiuta a costruire meglio la nostra attività quotidiana.

Il ruolo del Presidente

Nella mia esperienza associativa ho sempre immaginato (e vissuto) i ruoli di responsabilità come una attività volontaria, da svolgere nel “tempo liberato” (cosa diversa dal “tempo libero”). La stessa cosa la immagino in una Associazione politica. Ho visto troppo spesso segretari di partito usare il proprio ruolo per tornaconto personale o per crescita di carriera. Torino Domani ha raggruppato persone che credono nella gratuità dell’impegno politico e questo “valore” deve guidare chi ha ruoli di responsabilità. La libertà di movimento di una comunità politica si misura dalla quantità di compromessi che è costretta a fare. Avere una dirigenza scevra da condizionamenti politici è quindi una garanzia del mantenimento di questo valore

Per tutti questi motivi chiedo di appoggiare con il voto la mia disponibilità a mettermi a servizio dell’Associazione Torino Domani