Ho accettato la candidatura in Consiglio Comunale nella lista Torino Domani che sostiene il candidato sindaco Stefano Lo Russo insieme all’amica Valentina Noya.
Ho già avuto un’esperienza politica dal 2001 al 2006. ma successivamente ho abbandonato la politica per dedicarmi alla famiglia, al lavoro, al volontariato.
Nell’ultimo periodo però ho visto il degrado che la brutta politica ha generato in questa città e questo mi ha spinto a riprendere l’esperienza là dove l’avevo lasciata. Prima ho operato per la candidatura civica di Guido Saracco e, una volta archiviata questa possibilità, ho sostenuto attivamente la candidatura alle Primarie del Centro Sinistra di Francesco Tresso. Un’esperienza che ha “sfiorato” il successo e che mi ha confermato quante persone si sono allontanate dai partiti e hanno bisogno di nuovi riferimenti.
Torino Domani è una lista TOTALMENTE CIVICA. Nessuna candidata o candidato ha una tessera di partito ma sono persone che possono offrire “soltanto” le proprie competenze professionali e umane (e dici poco?).
Questi sono i punti che su cui mi impegnerò se sarò eletto in Consiglio Comunale
- Predisporre un grande piano per incentivare la reimmissione sul mercato degli affitti parte dei circa 50.000 allogi privati attualmente non utilizzati, per cercare di dare risposta alle 5.000 famiglie che attendono l’assegnazione di una casa popolare.
- Rivedere l’organizzazione dei servizi sociali territoriali per avvicinarli di più ai cittadini.
- Progettare interventi in favore delle persone che vivono per strada, avvicinando le risposte alle loro fragilità economiche, psichiche, sanitarie e relazionali.
- Agevolare la mobilità delle persone con difficoltà motorie (ad esempio rivedendo la modalità di sosta dei monpattini e delle biciclette in sharing)
- Accompagnare i cittadini verso la “mobilità dolce” senza le imposizioni e le restrizioni al traffico che abbiamo vissuto in questi anni
- Realizzare linee di mini-autobus (elettrici o a idrogeno sul modello delle due linee Star) con percorsi circolari nelle singole circoscrizioni, in modo da permettere ai cittadini, soprattutto quelli più anziani, di accedere ai servizi del proprio quartiere in maniera più semplice.
- Riaprire i tanti servizi circoscrizionali (uffici anagrafici, servizi sociali, biblioteche) chiusi in questi anni
- Fare in modo che le scuole dei quartieri più difficili diventino delle scuole di altissima qualità: il bello, la cultura e la formazione sono i primi veicoli di crescita e integrazione
- Aiutare il settore Enogastronomico a diventare un forte motore imprenditoriale e per la creazione di nuovi posti di lavoro (ad esempio con la creazione del Museo del Vino sull’esempio di Bordeaux)
- Incentivare l’apertura dei negozi nelle aree più difficili anche attraverso incentivi fiscali (ad esempio riduzione o esenzione della tassa sulle insegne luminose).
- Operare perchè Torino diventi la Capitale Europea dell’Economia Circolare (perchè non creare un hub di imprese dedite all’Economica Circolare nela vecchia Astanteria Martini di Via Cigna abbandonata ormai da anni?)
Chi mi conosce sa che non mi sono mai tirato indietro tutte le volte che ci sono state delle battaglie da combattere. Anche questa avventura la affronterò con la stessa determinazione e coscienza che ho messo nel volontariato, con i rifugiati politici, con le famiglie in difficoltà e anche nelle esperienze associative che in questi anni mi sono trovato a vivere.
“A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca? (Don Milani)”